Recensioni Film, quale scegli?

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dallo staff, quindi sono gusti personali!

Un Marito di Troppo

Emma Lloyd (Uma Thurman) conduce via radio un programma sull'amore, dove da consigli ai cuori in pena. Causa un suo consiglio, il vigile del fuoco Patrick Sullivan viene lasciato dalla ragazza. L'uomo allora decide di vendicarsi sulla donna, che sta per sposarsi con Robert (Colin Firth), e fa cambiare ad un hacker lo stato anagrafico della donna, rendendola sposata con lui. I due uomini sono uno l'opposto dell'altro: Robert e formale, preciso, ingessato e elegante, quello che Emma definisce come responsabile, onesto e affidabile; Patrick e imprevedibile, rude, irrequieto e passionale. Una volta venuta a sapere del problema, che le impedirebbe di sposare Robert, Emma incontra Patrick per aggiustare quello che ritiene un banale errore informatico. I due cosi si conosceranno meglio, finendo per innescare un pericoloso triangolo amoroso che mettera a dura prova le rigide convinzioni della donna sull'amore. Classica commedia newyorkese, ben strutturata, con l'immancabile Colin Firth contrapposto stavolta a Jeffrey Dean Morgan (Jonah Hex, Watchmen, Grey's Anatomy). 'Un marito di troppo' risulta brillante, con situazioni e battute divertenti, buona dose di romanticismo non strappalacrime e con una punta di inverosimile e lieto fine d'obbligo. Certo niente e sorprendente o imprevedibile, la trama e abbastanza scontata, ma il tutto e orchestrato con buon ritmo, e l'idea alla base della commedia risulta sufficientemente simpatica e non banale.

Un Amore di Testimone

Vedilo su CB01... Tom incontra Hannah ad una festa, e ne diventa il miglior amico. I 2 sono diversi, Tom e un rubacuori, sempre con donne diverse e che segue regole del tipo 'mai con la stessa donna per due sere di seguito', Hannah invece sogna il vero amore. Dopo 10 anni di conoscenza, quando Hannah per lavoro parte per la Scozia, per 6 settimane, Tom capisce quanto la sua vita senza la sua migliore amica sia vuota; pero al suo ritorno scopre con amara sorpresa che durante il viaggio Hannah ha incontrato l'uomo giusto e di essersi fidanzata, e chiede aTom di fargli da 'damigella' durante le nozze. Tom accetta l'incarico di testimone solo per poter avere un'ultima speranza di riconquistare la sua amata. Un amore di testimone e un film romantico molto leggero, senza alcuna pretesa; mantiene le aspettative, la storia fila liscia, forse troppo, senza alcun intoppo o sorprese degne di nota, per un film che non introduce nulla di nuovo e che sembra volersi accontentare di arrivare al finale ampiamente prevedibile, senza discostarsi dalla enorme mole di analoghi film del genere romantico. I suoi punti forti paion essere i due protagonisti, il bel Patrick Dempsey, partorito da Grey's Anatomy, che non manchera di accalappiare il cuore del pubblico femminile, e la bella Michelle Monaghan, che fara l'analogo con il pubblico maschile che si avventurera in questa visione.

Sunshine

In un ipotetico futuro, il sole si sta spegnendo. La prima missione, Icarus 1, invia una astronave con una immensa carica nucleare per riattivare la nostra stella, ma svanisce nel nulla. 7 anni piu tardi la missione Icarus 2 riprova il miracolo, armata di tutto il materiale da fissione rimasto sulla Terra. La nave spaziale e dotata di uno scudo in grado di riparare gli astronauti dalla micidiale (quanto vitale sulla Terra) luce del sole, che supera i 30000 gradi. Come da copione, durante l'avvicinamento al sole viene ricevuto un messaggio di soccorso da parte della precedente nave Icarus. Una serie di errori e problemi vari costringono gli astronauti a compiere mortali passeggiate fuori dalla nave, riparazioni suicide degli scudi, abbordaggio alla Icarus 1 altrettanto catastrofico, in un crescendo di claustrofobia e disperazione che vede, uno alla volta, gli astronauti morire. Aggiungiamoci anche l'intruso della Icarus 1, vissuto per anni in solitudine spaziale 'parlando con Dio' e che sembra dotato di poteri soprannaturali, deciso a sabotare tutto e tutti in pieno stile Freddy Krueger redivivo da Nightmare. Il ritmo del film e buono, anche se si fa via via piu angosciante andando verso la conclusione. Sontuose le ricostruzioni, piu o meno verosimili, dell'astronave e gli effetti speciali, ottima la fotografia e la ricostruzione di alcuni eventi fisici e scientifici, bisogna tuttavia chiudere entrambi gli occhi sulla veridicita e le possibilita scientifiche di molti altri particolari di una simile missione, nonche sulle banalita di alcuni dialoghi e sullo strano ingrediente horror aggiunto come per sbaglio.

Thor

Thor (Chris Hemsworth), figlio di Odino, il re degli Dei, e un giovane arrogante e belligerante. La sua irruenza lo porta a riaccendere la guerra con il popolo dei giganti di ghiaccio. Per questo Odino lo punisce confinandolo sulla Terra, dove viene privato dei suoi poteri e del suo martello. Thor dovra pero trovare il modo di tornare sul suo pianeta, Asgard, per contrastare le gelosie del fratello Loki e il pericolo dei giganti di ghiaccio. Dopo il discreto e ben riuscito Iron Man, torna nuovamente dal mondo Marvel un fumettistico supereroe: Thor, il Dio del Tuono nel mito nordico, dotato di un pesantissimo martello da guerra che solo lui puo maneggiare. La dimora degli dei viene rappresentata su un altro pianeta, Asgard, collegato da ponti energetici alla Terra e agli altri pianeti. Il nostro eroe puo anche volare come superman, e sconfiggere orde di giganti di ghiaccio, suoi naturali avversari. La vicenda che ci e presentata nel film appare agli occhi di chi non e addentro al fumetto (e non sono pochi) piuttosto nebulosa. Lo spettatore infatti viene catapultato in un mondo tra il fantasy e il fantascientifico, con eroi epici amalgamati con salti nell'iperspazio, a cui viene mischiata anche la quotidianita della vita sulla Terra, con servizi segreti americani dipinti come solito da 'cattivi'. Thor incontrera Jane Foster (Natalie Portman), astrofisica di cui si innamorera dopo poco, mentre la scienziata si innamora subito del vichingone che viene da un altro pianeta, dopo un paio di sorrisi e una sbornia assieme. Sembra scontato dire che la psicologia dei personaggi e tirata per il collo: il film e progettato per ruotare attorno alla scenografia oscura e lampeggiante, con qualche effetto alla Tron Legacy, e imbastire un po' di scontri, che vogliono risultare titanici ed epici, tra il gruppetto di eroi seguaci del possente Thor e i malvagi giganti di ghiaccio. Il risultato e un film dalla trama piuttosto scontata, con a suo favore una dotatazione di discreti effetti speciali e attori decenti, tra i quali emerge un ottimo Anthony Hopkins, che purtroppo resta avvolto nel 'sonno di Odino' per meta film; per il resto, chi cerca una storia interessante o avvincente senza essere un appassionato del fumetto rimarra piuttosto deluso e annaspera cercando di godersi almeno le scene d'azione, piuttosto frenetiche. A differenza di Iron Man, qui manca anche l'ironia intelligente e la capacita di prendersi poco sul serio, finendo proprio per mancare quell'anima che fa la differenza tra un film riuscito e uno meno. Peccato, in attesa di un futuro nuovo eroe Marvel ci si puo accontentare, ma questo Thor proprio non ha molta sostanza.

The Spirit

Tratto dal fumetto degli anni '40 di Will Eisner, The Spirit racconta la storia di Danny Colt (Gabriel Macht), un poliziotto che, dopo la sua morte, torna misteriosamente in vita, per dedicarsi alla lotta contro la delinquenza. Cappello in testa, impermeabile nero e cravatta rossa svolazzante, il volto celato da una mascherina nera, The Spirit, immortale o quasi, si scontra con il nemico di sempre, Octopus (Samuel L. Jackson), nella cupa citta di Central City. Il malvivente cerca di mettere le mani su un vaso, il cui misterioso contenuto sara in grado di conferirgli un potere infinito. Spirit incontrera nel corso della sua indagine bellissime donne, tra le quali alcune da lui amate in vita, come Lorelei (Jamie King), Silken Floss (Scarlett Johansson), la dottoressa Ellen Dolan (Sarah Paulson) e Sand Saref (Eva Mendes). Il regista di 300 firma un altro lavoro dai tratti forti, del tutto particolari; la storia di per sc c piuttosto carente, visto il fiorire di supereroi e giustizieri mascherati che ultimamente fanno a gara per conquistarsi l'attenzione del pubblico sul grande schermo, e non introduce nulla di innovativo dal punto di vista della trama, che peraltro c abbastanza sempliciotta; tuttavia la miscela di thriller noir, ironia vagamente demenziale, tratteggi da fumetto e tratti stilistici tipici di Miller, quali i forti contrasti chiaro-scuro, i giochi di luce, il nero cupo che fa risaltare il rosso del sangue (e della cravatta del protagonista), rendono il film dotato di una sua 'anima', d'effetto. Stavolta, a differenza di 300, la violenza c sempre mitigata o smorzata dall'ironia e dai personaggi estremi nelle caratteristiche quanto negli abbigliamenti. Troviamo Octopus, egocentrico e dalle folli manie di grandezza; i tirapiedi da lui stesso creati con la clonazione, degli stupidi che ripetono continuamente le stesse frasi, sorridendo di continuo e facendolo infuriare; Spirit, affascinante e romantico donnaiolo, sempre in bilico tra la vita eterna e una morte che non sopraggiunge; le bellissime donne del film, affascinanti quanto letali e arriviste. La malvagita c miscelata a demenziale follia, su cui il regista sa sapientemente ironizzare. Senza dubbio il film sara gradito completamente solo a una fetta piuttosto ristretta di appassionati, per il resto c comunque capace di uscire fuori dagli schemi classici e di accattivarsi il gradimento grazie anche a una fotografia estremamente curata, dai forti simbolismi e un po' trash (basti vedere la scena che mischia assieme una poltrona da dentista, una odalisca, l'aquila nazista e Octopus vestito da ufficiale SS).

Season of the Witch

XIV secolo, Inghilterra. Al ritorno dalle crociate, due cavalieri, Behmen (Nicolas Cage) e Felson (Ron Perlman) trovano la peste ad attenderli nei paesini e citta. In quel periodo la chiesa rapidamente condannava al rogo o all'impiccagione le donne sospettate di stregoneria; e quando i due uomini arrivano in un paesino funestato dalla pestilenza, viene dato loro un incarico: scortare una giovane donna (Claire Foy), accusata di essere una strega e di aver sparso la peste in tutte le citta in cui era passata, ad un monastero lontano 400 miglia, dove i monaci conservano degli antichi manoscritti in grado di purificarne l'anima e mettere fine alla maledizione. Il viaggio non sara semplice e il dubbio sull'autenticita o meno della strega restera nei due uomini fino alla fine del viaggio. Dominic Sena, gia noto per film di azione e alta tensione come 'Fuori in 60 secondi' o WhiteOut, si da all'horror fantasy, ricreando con una certa destrezza le atmosfere tetre di un periodo oscuro quale quello delle inquisizioni della Chiesa, che con processi sommari e tramite torture faceva proclamare a migliaia di innocenti la presunta affiliazione col demonio, eliminando in questo modo ogni tipo di scomodo oppositore o presunto sospetto di qualsivoglia 'peccato'. Protagonisti sono un ottimo Nicolas Cage accompagnato da un valido Perlman e attori secondari altrettanto adeguati. La trama e molto semplice, creata ad arte per imbastire il tema centrale del film: un viaggio pericoloso attraverso boschi inquietanti e ponticelli traballanti, ed incentrato sull'ambiguita che si vuole creare attorno alla ragazza presunta strega, che viene condotta all'interno di una gabbia su un carro. E' una vera strega o una semplice vittima di un sistema ecclesiastico marcio, affogato in superstizioni e paure? Tutto sommato la scenografia e ben ricreata, analogamente gli attori sono adeguati ai ruoli e la regia e funzionale. Quello in cui Sena non riesce bene, come avvenne per Whiteout, e nel creare qualcosa di piu elaborato e che lasci nello spettatore, a fine film, un senso di appagamento, che pero manca. Tutto si riduce invece ad una storia confezionata ad arte per unirvi elementi fantastici, horror, costumi ed armature medioevali e discreti effetti speciali, ma senza andare a parare infine da nessuna parte, senza avere un qualche significato o fine che vada oltre il semplice raccontare una storia a meta strada tra l'incubo e il leggendario, che sembra semplicemente un taglia e cuci di idee prelevate da altri film. Manca quindi un senso di novita che avrebbe potuto portare il film un gradino piu in alto e scongiurare una trama ed un finale da b-movie che ci vengono invece proposti.